Autrice: Kew08
Titolo: You love me
Pairing: Steve/Danny
Genere: Comedy/Romance
Rating: PG, preslash.
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono e questa opera non ha scopo di lucro.
Note dell’autore: Post episodio 2x17.
You love me
Facendo qualche passo all’indietro mentre guardava Grace rientrare in casa con Rachel, Danny salutò ancora una volta la bambina agitando la mano.
“Ciao scimmietta, ci vediamo presto! Ciao Rachel!”
Quando il portone si richiuse dietro Rachel e Grace, Danny si voltò e raggiunse velocemente la Camaro, salendo per una volta tanto dalla parte del guidatore. Si mise al volante e diede un’occhiata a Steve, seduto con la testa reclinata poggiata sulla mano e gli occhi chiusi.
Quando, al termine della cena all’Hilton, Steve gli aveva passato le chiavi della macchina, Danny aveva aggrottato la fronte curioso, senza però dire nulla.
“Esattamente… quante birre hai bevuto?”, gli chiese dopo aver messo in moto e iniziato a guidare.
“Mmm?”, rispose Steve, senza aprire gli occhi.
“Quanto hai bevuto?”, ripeté Danny.
Steve mosse la mano, minimizzando. “Ho solo un po’ di sonno. Si è fatto tardi”.
“Non sono neanche le undici di sera, Steve”.
“Ma io ho sonno”, disse l’altro, con tono lamentoso e strascicato.
“Adesso ti accompagno a casa così ti fai una bella dormita, d’accordo?”
“Mm-mm”, rispose Steve, annuendo.
Per diversi minuti Danny guidò in silenzio, poi Steve riprese il discorso da dove l’avevano lasciato, come se niente fosse.
“E tu?”, chiese.
“E io cosa?”, domandò Danny, confuso.
Steve aprì gli occhi e lo guardò. “Torni da Gabby?”
Danny si voltò un attimo verso Steve, poi tornò a fissare la strada. “No, è tardi, ci siamo salutati prima”.
“Bene”, disse Steve, facendo inarcare un sopracciglio a Danny.
“Bene in che senso?”, chiese il detective.
“Nel senso di bene”, rispose Steve.
Lineare.
Rimasero di nuovo in silenzio, fino a quando Danny non parcheggiò davanti casa McGarrett.
Guardò Steve, che sembrava totalmente perso nei suoi pensieri – o nella sua sbronza, non si capiva bene.
“Steve?”, lo richiamò.
“Dimmi”, rispose l’altro con fare un po’ assente.
“Siamo arrivati a casa tua”, lo informò Danny, condiscendente.
Steve alzò lo sguardo e fissò casa propria. “Non me n’ero accorto”, ammise.
“Mi ero accorto che non te n’eri accorto”, lo prese in giro Danny, sorridendo.
Steve aprì la portiera e prima di scendere guardò Danny: “Tu non scendi?”
“Uhm, no. Torno al motel, così ci facciamo entrambi una bella dormita”.
Steve fece una smorfia che era in tutto e per tutto classificabile come un broncio, e Danny non poté fare a meno di provare tenerezza per quella versione poco lucida di Steve.
“D’accordo. Entro un minuto, così mi assicuro che arrivi alla tua stanza da letto senza addormentarti sulle scale”, disse quindi, e scesero entrambi dalla Camaro, entrando poco dopo in casa.
“Devo fare pipì”, annunciò Steve subito dopo aver aperto la luce.
Danny scosse la testa, non sapendo se ridere o piangere.
“Interessante. Nel frattempo ti faccio un po’ di caffè. Sembri averne davvero bisogno”.
Passò qualche minuto, poi Steve raggiunse Danny in cucina.
“Fatta”, lo informò.
Danny continuò a preparare il caffè, ruotando gli occhi con fare tra il divertito e l’esasperato.
Steve si spostò e gli andò dietro, molto vicino.
“Che fai, Steve?”, gli chiese allora.
“Guardo mentre fai il caffè”.
“Se ti sposti di lato vedi meglio”.
“Così sento meglio il profumo”.
“Del caffè?”
“No”.
Danny si voltò per guardarlo con espressione interrogativa, ma vide che si era spostato e stava andando verso il salotto.
Spense il gas, verso il caffè bollente in due tazze, una bella abbondante per Steve, un po’ anche per sé, e le portò in salotto. Si sedette sul divano, accanto a Steve, e gli porse il caffè.
Steve ne bevve un sorso, poi chiese: “E ora cosa succede?”
“Ora bevi il tuo caffè e vai a nanna”, rispose Danny.
“Con Gabby. Cosa succede con Gabby”, precisò Steve. “Le hai presentato Gracie, e poi? Fidanzamento? Matrimonio? Non pensate di essere un po’ affrettati?”, chiese Steve con tono un po’ strascicato e un po’ polemico.
“Noi non siamo affrettati, ma tu sei decisamente pazzo. Come ti vengono certe idee?”, gli chiese Danny.
Steve sembrò pensarci un secondo. “Quando bevo ho due fasi. Prima divento euforico, poi mi deprimo, è per questo che non mi ubriaco mai”.
“Quasi mai”, sottolineò Danny, sorridendo. Gli prese la tazza dalle mani e la posò sul tavolino, insieme alla propria. “Quindi l’idea che io mi fidanzi e poi mi sposi con Gabby ti fa deprimere?”, domandò.
Steve lo guardò intensamente. “Non so se posso dirtelo”, considerò, in uno sprazzo di lucidità.
“Tu puoi dirmi tutto quello che vuoi, Steve”, lo rassicurò Danny.
A quelle parole, Steve aprì la bocca e stava per parlare quando Danny gli coprì le labbra con le dita.
“Quando avrai smaltito la sbornia, potrai dirmi quello che vuoi”, precisò. “E’ meglio, non credi? Adesso dormi”.
“Non voglio andare a letto”.
“E allora dormi sul divano. È molto comodo”, gli garantì, alzandosi per fargli posto.
Steve si sistemò meglio e appena poggiò la testa sul cuscino si rese conto di quanto sonno avesse.
“Tu mi ami”, biascicò, come facendosi cullare da quel pensiero prima di addormentarsi.
Danny sorrise, tolse le scarpe a Steve e lo coprì bene, poi accese la tv tenendo il volume bassissimo e si sistemò sulla poltrona.
Steve ha ragione, pensò.
Non c’era verso di addormentarsi.
Pensavo che una volta liberati di Lori non avrebbero più cercato di mettere di mezzo delle rovina McDanno e invece ci tocca Gabi - che razza di nome è tra l'altro? 
